Con la presentazione del volume dedicato a Raffaello, il Gruppo Menarini festeggia i 66 anni di matrimonio con l’arte italiana.
Firenze, 9 maggio 2022 – E’ consuetudine del Gruppo Menarini presentare i suoi volumi dedicati all’arte nelle locations più belle d’Italia. Noi napoletani – l’azienda è nata a Napoli a Via Calabritto – ricordiamo il memorabile evento al Museo di Capodimonte in cui qualche tempo fa si presentò la monografia dedicata al Parmigianino, ma è dal 1956 che il Gruppo valorizza in ogni circostanza le bellezze del nostro Paese. Ieri per esempio, nella stupenda Chiesa di Santo Stefano al Ponte di Firenze è stato presentato il volume dedicato a Raffaello con grandissimo successo anche per i risvolti umani legati al personaggio. Raffaello infatti è stato un grande avanguardista perché già a suo tempo si preoccupava di preservare il patrimonio artistico rappresentato dai grandi monumenti antichi; questo suo atteggiamento sarà all’origine della moderna tutela delle belle arti.
Curata da Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, la monografia evidenzia l’evoluzione dell’aspetto umano e artistico di Raffaello: “All’epoca – spiega Acidini – si stava spogliando quanto restava dell’Antica Roma: si fondevano bronzi, si smontavano templi per riutilizzare in modo spregiudicato i pezzi. Raffaello è la prima voce autorevole a ergersi contro il dissennato sfregio delle rovine romane. Si rende conto del danno che si sta facendo e, nel 1518, scrive a papa Leone X chiedendo di fermare quello scempio. Il Papa lo capisce e lo nomina “Prefetto dell’antichità”, una sorta di soprintendente, il primo nella storia a ricevere questo incarico”.
“Firenze, culla del Rinascimento e sede della nostra casa madre – affermano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini – ha accolto negli anni i più grandi artisti di sempre, tra cui Raffaello. A poco più di 500 anni dalla sua morte, Menarini ha voluto celebrare questo grande artista e tutti i pittori rinascimentali protagonisti della storica collana d’arte del Gruppo inaugurata più di mezzo secolo fa”.
Simonetta de Chiara Ruffo